Tutti i benefici della Dieta Mediterranea
Un patrimonio alimentare e culturale che fa bene alla salute, all’ambiente e alla società

Si sente spesso demonizzare la parola “dieta”, perché associata a restrizioni alimentari eccessive e a sentimenti negativi. Ma basta cercarne l’etimologia per scoprire che ha un’accezione diversa: “dieta” significa “stile di vita”. Dunque, è qualcosa che riguarda molto più dei semplici alimenti. Di ciò ne è l’esempio perfetto la Dieta Mediterranea. Riconosciuta Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità il 16 novembre 2010, “costituisce un insieme di abilità, conoscenze, pratiche e tradizioni che spaziano dal paesaggio alla tavola”. Lo stile alimentare dei paesi del Mediterraneo rappresenta un modello di dieta sana e sostenibile per eccellenza, che previene l’insorgenza di malattie importanti, promuove l’interazione sociale attraverso la convivialità e garantisce la conservazione di attività tradizionali e artigianali che rispettano il territorio e la biodiversità. Ieri è stata la Giornata mondiale della Dieta Mediterranea: scopriamo insieme tutti i suoi benefici.

Foto: Quin Engle

Transnazionale

La Dieta Mediterranea accomuna Cipro, Croazia, Spagna, Grecia, Italia, Marocco e Portogallo. Insieme, questi sette paesi formano un’eco-regione specifica, caratterizzata da un’incredibile diversità paesaggistica, geologica, climatica, e dalla presenza di specie vegetali antichissime, prime fra tutte l’olivo e la vite. Al centro, il Mar Mediterraneo, che per millenni ha rappresentato un elemento di connessione, permettendo la propagazione di tecniche e invenzioni, l’accumulo di esperienze comuni. Ciò ha accelerato il progresso delle società mediterranee, e, congiuntamente al clima favorevole e alla fertilità della terra, ha permesso lo sviluppo di un modello agricolo straordinario e l’evoluzione di una cucina particolarmente virtuosa, perché capace ancora oggi di apportare numerosi benefici per la salute umana, l’ambiente e la società.

Foto: Anton Nikolov

Salutare

Frutta, ortaggi, cereali, pane, pasta, pesce, legumi, olio d’oliva, frutta secca. La Dieta Mediterranea è un modello nutrizionale completo che presenta potenzialità salutistiche scientificamente provate. La loro scoperta si deve al biologo e fisiologo statunitense Ancel Keyes, che tra gli anni ‘50 e ‘60 del ‘900 trovò le prove di un possibile collegamento causale tra la dieta delle popolazioni mediterranee e la loro mortalità ridotta per eventi cardiovascolari. Da allora, sono state pubblicate numerose ricerche che evidenziano come questo stile alimentare possa incidere sul contrasto all’insorgenza di infarti del miocardio, colesterolo, diabete, ipertensione, obesità, nonché di alcuni tumori e della demenza (inclusa la malattia di Alzheimer).

Ciò dipende principalmente dalle proprietà nutritive degli alimenti previsti nella Dieta Mediterranea: per esempio, la frutta, la verdura, i cereali, l’olio d’oliva, il tè e il caffè sono ricchi di antiossidanti, mentre il pesce, la frutta secca oleosa e alcune carni assicurano una maggioranza di “grassi buoni” – come quelli omega-3 e omega-6. Ma anche l’elevato apporto di vitamine e folati, la presenza di sostanze ad azione anti-infiammatoria, il basso consumo di grassi saturi contribuiscono in maniera determinante nel rallentare il progresso di molte condizioni patologiche. 

Inoltre, svolgono un ruolo fondamentale l’alto introito giornaliero di fibre – che dà senso di sazietà e aiuta a tenere basso l’indice glicemico – , la stagionalità e la varietà dei prodotti vegetali, l’utilizzo di spezie ed erbe aromatiche al posto del sale, il consumo di alimenti fermentati come pane e yogurt, e soprattutto la frugalità delle porzioni unita all’attività fisica regolare. Il movimento quotidiano è fondamentale per uno stile di vita sano, anzi, la Dieta Mediterranea è adatta anche agli sportivi, come ricorda spesso il Professor Giorgio Calabrese, medico italiano di fama internazionale specializzato in Scienze dell’Alimentazione, docente presso l’Università del Piemonte Orientale di Alessandria e presso l’Università di Torino e di Messina, Consulente Scientifico del Ministero della Salute, giornalista pubblicista, ricercatore, nonché uno dei maggiori esperti di Dieta Mediterranea al mondo.

Parafrasando quanto afferma in molte interviste, nella Dieta Mediterranea storia, tradizione e scienza si incontrano, per offrire un modello alimentare equilibrato e capace di assicurare longevità. Non a caso, due delle cinque “Zone Blu” si trovano nel Mediterraneo: l’Ogliastra in Sardegna e l’Isola di Icaria in Grecia rientrano nella rosa di regioni che, secondo gli studi demografici di Gianni Pes, Michel Poulain e Dan Buettner, costituiscono i fulcri della longevità nel mondo.

Foto: NordWood Themes

Sostenibile

Ma la Dieta Mediterranea offre anche una serie di benefici ambientali, sociali ed economici. Contribuisce a un uso sostenibile delle risorse naturali, esercitando al contempo un impatto ambientale minore rispetto ad altre diete e preservando la biodiversità attraverso semine diversificate e rotazione delle colture. A livello sociale, promuove la consapevolezza alimentare, il legame col territorio e l’identità culturale; inoltre, incoraggia la convivialità, aumentando la coesione sociale. Sul versante economico, può ridurre sia la spesa sanitaria nazionale sia la spesa alimentare delle famiglie, sostenendo al contempo anche il commercio di prodotti locali, e quindi le aziende – che a loro volta generano reddito e occupazione. Infine, valorizzando il territorio, la Dieta Mediterranea può contribuire alla destagionalizzazione del turismo attraverso la promozione della cultura enogastronomica.

La Dieta Mediterranea costituisce uno dei cardini della cultura e dell’identità italiana. Nel preservare questo patrimonio così prezioso, è cruciale anche l’azione di aziende agricole come quelle che appartengono a Filiera Agricola Italiana, dedite al rispetto della terra e delle persone, nonché alla trasmissione delle tecniche di coltivazione, produzione, conservazione e preparazione degli alimenti che sono la chiave del modello alimentare mediterraneo. Coltivare uno stile di vita più sano e consapevole può aiutare concretamente a garantire un futuro in cui uomo, ambiente e società vivano in armonia.